Nell’articolo precedente, nel quale abbiamo parlato dello stress traumatico, abbiamo visto come di fronte a situazioni di pericolo attiviamo delle risposte di protezione istintive.
Nel lungo termine, aver esperito situazioni traumatiche determina lo sviluppo di disturbi psichici e di comportamenti disfunzionali. In particolare è stata evidenziata la correlazione tra il tipo di risposta immediata che viene agita per affrontare lo stress traumatico e i conseguenti comportamenti disfunzionali che si possono potenzialmente strutturare.
Fight e flight: la risposta di attacco- fuga
Tra le possibile risposte che vengono attuate la prima è di azione e reazione che coinvolge diversi sistemi del nostro organismo.
In questo caso possiamo osservare nelle persone traumatizzate comportamenti conseguenti alla reazione di “attacco” di questo tipo:
- Scoppi di rabbia,
- aggressività,
- ipercontrollo
- bullismo,
- narcisismo,
- comportamento esplosivo
Per quanto invece riguarda la risposta di fuga possono verificarsi:
- workaholic: ovvero la dipendenza dal lavoro caratterizzata dal dedicare volontariamente molto più tempo al lavoro, lavorare per eliminare i sensi di colpa, ansia oppure depressione, dedicarsi al lavoro danneggiando e rinunciando ad altre aree della propria vita, avere costanti preoccupazioni collegate al lavoro, sentirsi stressati se qualcosa impedisce di svolgere la propria attività lavorativa.
- disturbi d’ansia
- attacchi di panico
- disturbo ossessivo – compulsivo
- perfezionismo
- rimuginio,
- difficoltà a stare fermi
- analizzare le situazioni continuamente
Freeze: la risposta di congelamento
Di fronte ad esperienze di pericolo oltre ad attaccare o fuggire ci possono essere risposte di “congelamento”, che determinano nel lungo termine:
- indecisione,
- blocco nell’attuare delle scelte,
- dissociazione,
- depressione,
- isolamento,
- sensazione di intorpidimento
Fright e Flagh: Fawn e traumi complessi
Come abbiamo visto nell’articolo precedente, laddove le risposte sopra descritte non sono sufficienti a “difendersi” vengono attuate delle risposte estreme come l’immobilità tonica (FRIGHT) oppure flaccida (FLAG o di morte apparente). Da queste situazioni spesso derivano traumi complessi che si possono ad esempio manifestare in un disturbo da stress post traumatico oppure in disturbi di personalità. In particolare secondo lo studioso e psicoterapeuta Pete Walker, sopravvissuto egli stesso ad un trauma complesso, esiste una quarta risposta, che si manifesta negli adulti che sono stati un tempo – bambini abusati (a livello psicologico, affettivo, emotivo o/e fisico) che definisce Fawn e che si connette alle reazioni di fright e flag.
La risposta Fawn prevederebbe:
- people pleasing: ovvero sono persone compiacenti, affabili e disponibili ai limiti del masochismo che si adattano alle esigenze degli altri e non sulle proprie, nella speranza di essere “visti”, accettati e amati.
- codipendenza: ad esempio le persone che presentano una “dipendenza affettiva”
- non riuscire a dire mai di no
- mancanza di identità
- evitamento del conflitto
- mancanza di confini